Se hai deciso di ristrutturare il tuo bagno per donargli nuova vita, rinnovando lo stile e introducendo maggiori funzionalità, puoi approfittare per tutto il 2023 dell’opportunità di rifacimento bagno con la detrazione fiscale. Una soluzione interessante che risulta conveniente, oltre che vantaggiosa.
Vediamo in questo articolo quindi cosa significa eseguire una ristrutturazione bagno con detrazione fiscale, quali lavori è possibile eseguire, perché conviene e, naturalmente, come si ottiene.
Ristrutturazione bagno con detrazione fiscale. Cosa significa
Ristrutturare il bagno con la detrazione fiscale non solo è possibile per tutto il 2023 ma è anche una soluzione molto conveniente.
Di cosa si tratta? La detrazione fiscale è un’opportunità che viene data a quanti decidono di effettuare una serie di interventi di manutenzione straordinaria o di rinnovamento del patrimonio edilizio.
Questa opzione, introdotta dal Decreto Rilancio e che si rifà a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2020, prevede la possibilità, in caso di ristrutturazione del bagno, di concedere una detrazione IRPEF pari al 50% dell’ammontare della spesa sostenuta, con un tetto massimo di 96.000 euro e dunque un risparmio che può arrivare fino a 48.000 euro.
Per recuperare il 50% previsto con la detrazione nella dichiarazione dei redditi, con restituzione al committente, in 10 rate annuali, del 50% dell’intero ammontare dei costi degli interventi;
Gli interventi di ristrutturazione del bagno che prevedono la possibilità di chiedere la detrazione fiscale solo quelli di manutenzione straordinaria. Ciò significa che non si tratta ad esempio di semplice sostituzione di un lavandino o di un box doccia, ma di interventi più complessi come:
- l’installazione di nuove tubature;
- il rifacimento dell’impianto idrico;
- posa di nuove pavimentazioni;
- nuovi rivestimenti del bagno;
- installazione di sanitari, lavandino, doccia o vasca con relativi miscelatori, soffioni ed aste.
Capiamo dunque come è possibile fare tutti questi lavori e richiedere la detrazione fiscale per il rifacimento bagno.
Ristrutturazione bagno detrazione fiscale 2023. Come ottenerla?
A differenza dello sconto in fattura che si può ottenere sin da subito, con la detrazione fiscale il recupero del 50% viene rateizzato in 10 anni.
La detrazione fiscale si può richiedere se:
- l’immobile, all’interno del quale si trova il bagno oggetto di ristrutturazione, è in Italia;
- si effettuano lavori di manutenzione o ristrutturazione di tipo straordinario in un immobile che non è di nuova costruzione;
- a richiedere l’intervento è una persona fisica e non un’azienda e il richiedente è un cittadino italiano;
- a richiederlo sono proprietari o nudi proprietari, familiari conviventi, locatari o comodatari o chi ha un diritto di godimento come l’usufrutto.
Come si ottiene la detrazione fiscale?
Per usufruire della detrazione fiscale è necessario da parte del committente è necessario effettuare un pagamento tracciabile, dunque tramite bonifico parlante.
Ciò significa che questo deve necessariamente riportare nella causale del versamento indicazione esplicita di chi sta chiedendo la detrazione del 50% e contenere i dati relativi ai soggetti coinvolti quindi:
- codice fiscale del richiedente la detrazione;
- codice fiscale della ditta che ha svolto i lavori e relativa Partita IVA.
Tutto questo tenendo presente che, come per ogni lavoro di tipo straordinario, è necessario essere in possesso di tutti i permessi previsti per la ristrutturazione, da richiedere al Comune in cui si trova l’immobile. Potrebbe anche occorrere, tra le altre cose, la presentazione della comunicazione di inizio lavori (CILA).
Detrazione fiscale per ristrutturazione bagno. Come comunicarlo all’Agenzia delle Entrate
Per ottenere la detrazione fiscale per la ristrutturazione del proprio bagno serve tenere presente l’obbligo:
- del visto di conformità;
- dell’attestazione di congruità dei prezzi.
A chi spettano questi compiti?
Il professionista che ha effettuato tutti i controlli ai documenti relativi ai requisiti previsti per accedere all’agevolazione è tenuto alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate dopo aver apposto il visto di conformità.
Questo deve avvenire entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui è avvenuta la spesa di ristrutturazione.
Relativamente a lavori effettuati nel 2023, la scadenza è prevista quindi il 16 marzo 2024.
Inoltre, è compito di un tecnico abilitato quello di effettuare l’attestazione di congruità delle spese, verificando cioè che siano stati rispettati i massimali previsti per questo tipo di intervento.
A chi rivolgersi per la ristrutturazione bagni?
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